Non mi sento di appartenere ai millenial comuni, pur avendo ventiquattro anni ,nel 2017 aderii con ferma convinzione alla Democrazia Cristiana ( quello che ne é rimasto); attraverso la passione politica, la caparbietà, la franchezza nell’agire e la trasparenza riuscii ad arrivare nel coordinamento della Segreteria Politica della Stessa.
Acqua passata? Tutt’altro: vita vissuta e di cui non mi pento affatto. Poiché ieri ho capito che quella vita ha comportato una maturazione personale e politica non indifferente agli occhi di molti, e ne sono felice prima da persona, poi da dirigente politico.
Dobbiamo ripartire nel Lazio ed in Italia dando spazi e sopratutto voce in capitolo alle idee dei giovani. Io mi prodigherò per insegnarvi tutto ciò che mi hanno insegnato in termini politici.
Analizzeremo il tema delle fatiscenti scuole italiane non adeguatamente pronte per lanciare i giovani sulle ‘piazze del lavoro’, poiché il numero delle ore dei tirocini e dei laboratori tecnici-professionali: risultano insufficienti. Dobbiamo valorizzare attraverso l’aumento del numero di ore indirizzate alla pratica della professione il lavoro e per giunta non sottopagato. Noi giovani non possiamo essere sfruttati in eterno solo poiché la nostra istruzione fa spesso acqua da tutte le parti e risulta, quindi, insufficiente.
Dobbiamo anche verificare la possibilità di inserire i giovani in contesti sociali e di lavoro pertinenti alle qualità personali, oltre che al solo titolo di studio; seguendo e perseguendo sogni e richieste degli stessi. Per questo motivo nel Lazio promuoverò attività imprenditoriali di un certo spessore e serietà, che vogliono investire sul futuro delle nuove generazioni per ridare dignità ai ragazzi che hanno voglia di crescere e di generare famiglie stabili.
Ho fermamente nel cuore i valori della Dottrina Sociale della Chiesa, essendo anche cresciuto in un Istituto di Suore ( S. Anna). Ricordo perfettamente i loro insegnamenti che hanno fatto di me unna persona forse migliore, diversa, educata, cristiana, che ama le forme democratiche quali il confronto leale, un confronto schietto e una risoluzione che si collochi al centro delle esigenze degli estremi,se cosi possiamo definirli.
La regione ha bisogno di novità sia sotto il profilo politico, sia sotto il profilo del tessuto connettivo economico. Per questo ho deciso questa mattina, di accettare la nomina conferitami dagli organi di competenza Nazionale rappresentati da Mario Adinolfi e Nicola Di Matteo; ma anche dalle dirigenze del Lazio e di Roma che hanno mostrato sin da subito grande riconoscenza ed entusiasmo.
Spero di essere un rappresentante popolare e di racchiudere nelle parole tutti i sogni, tutte le aspettative e tutte le richieste dei giovani e meno giovani che hanno a cuore non solo i valori non negoziabili della Vita e della difesa del Creato, ma anche e sopratutto le aspettative che riguardano un qualcosa che riguarda l’Uomo e la Sua Casa Terrena.
Nel cogliere questa occasione dico spassionatamente ai giovani di rendersi liberi dai padroni che li vorrebbero vedere schiavi del sistema e del effimera economia, schiavi dei mass media che spesso pescano fake-news e, di essere sempre alla ricerca del bene comune, della verità, dei principi sani poiché la Storia é composta da corsi e ricorsi e questo é il momento giusto per fare un passo a favore di chi per quei principi ne ha fatto una ragione di vita e politica. Questi non possono che essere attribuiti al Popolo Della Famiglia; spesso in conflitto con la massa, ma decisamente e fermamente controcorrente per realizzare il bene dell’Italia e di chi si sente di appartenervi.
Coordinatore Regionale Giovani Lazio
Andrea Turco
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