Nicola Di Matteo – A ROMA IL POPOLO DELLA FAMIGLIA PER LA VI ASSEMBLEA NAZIONALE

La VI assemblea nazionale è per il Popolo della Famiglia un modo per ripartire ma soprattutto di ringraziamento per questi mesi di campagna elettorale fatta di volantinaggio, di incontri, di conferenze, di porta a porta per le Europee.

In questi mesi ci hanno detto che il nostro percorso politico volgeva alla sua conclusione, qualcuno ha abbandonato la contesa, ma nonostante tutto noi siamo qui più convinti di prima e sempre più numerosi. Siamo qui con più di 60mila consensi. E allora siamo vivi o siamo morti?

Noi siamo un Popolo. Un Popolo autentico che ha a cuore la nostra amata Italia ed oggi più che mai l’Europa.

Dopo aver portato avanti la proposta di legge del Reddito di Maternità, abbiamo sempre più chiaro quali sono i nostri obiettivi: imporci per la buona politica, intesa come ricerca del bene comune, come capacità di interpretare e rappresentare i bisogni delle persone, di orientare il nostro Paese alla cultura della vita,  rammentare a chi sembra averlo dimenticato quanto sia importante costruire un miglior presente per avere un futuro migliore, con un occhio di riguardo alla “questione antropologica” perché i dati allarmanti concernenti la denatalità (se non corretti rapidamente) porteranno gli italiani all’estinzione.

Perché l’assemblea? La risposta è semplice: perché nonostante i problemi, le difficoltà che vanno ad intaccare il nostro lavoro, la serenità della nostra vita, siamo un popolo che continua a fare esperienza di chiarezza in queste nostre realtà, chiamate Italia, chiamate Europa, dove non c’è più nulla, non c’è lealtà, non c’è passione, non c’è amore, non ci sono neppure un padre e una madre. Ecco per questo ed altro è necessario essere forti e continuare la “buona battaglia”.

Ormai si parla sempre delle stesse cose. Ci sono sempre gli stessi problemi irrisolti. Il Popolo della Famiglia con i suoi candidati desiderano essere il cambiamento necessario? Come farlo? Semplice: attraverso la nostra candidatura politica, senza padrini né padroni, che vuole parlare a tutti, innanzitutto ai cittadini, quei cittadini che devono credere in noi e nei nostri valori.

“Veniamo da esperienze diverse con un vissuto differente eppure è un’occasione incredibile di fare emergere dei talenti delle potenzialità inaspettate per il bene comune. Il Popolo della Famiglia è una straordinaria esperienza di democrazia, nel senso più compiuto e pieno” ha dichiarato in più occasioni Chiara Sanmori, perché abbiamo una grande responsabilità ma soprattutto dobbiamo continuare ad essere fieri del lavoro fatto.

Dobbiamo continuare a pensare, che a noi spetta il compito di costruire la nuova stagione dell’impegno politico ripartendo dalla famiglia come stella polare e come unica alternativa possibile alle nuove tendenze politiche.

Dobbiamo continuare a dare una lettura politica e culturale all’altezza del tempo che stiamo vivendo. Dobbiamo continuare a investire davvero sui territori e sulla partecipazione diretta della nostra comunità alle principali scelte politiche da compiere, rilanciando il tesseramento, aprendo circoli a tutti quelli che vogliono darci una mano e partecipare.

“Il fatto è che prima delle istituzioni, prima della politica c’è un popolo” ha affermato Mirko De Carli perché siamo in un tempo dove è determinante riscoprire i valori, che nella storia del nostro paese hanno da sempre rappresentato, all’apparire del declino della politica, un ancoraggio”.

Dobbiamo sempre rammentare, ci ricorda Don Luigi Sturzo che: “Non si possono attuare grandi riforme sociali se non in clima di libertà, con reale senso di moralità pubblica, in un’economia che si risana e in una struttura statale ferma, agile e responsabile”.

Dobbiamo rinnovare sempre, ogni giorno, con il nostro lavoro, con il nostro fare rete, con i nostri banchetti, con i nostri luoghi di incontro, con il nostro porta a porta, il nostro ‘Si’ al Popolo della Famiglia. Noi possiamo fare la differenza. Grazie ai vari interventi, ai sorrisi, alla vostra buona volontà, alla freschezza dei giovani che con il loro entusiasmo hanno voglia di esserci con passione, ai dirigenti, ai candidati e agli attivisti che da nord a sud con la loro mobilitazione hanno rafforzato il loro “SI” ad un popolo che vuole il vero cambiamento.

Continuiamo a donare incondizionatamente le nostre capacità, il nostro essere, le nostre idee alla buona battaglia, come ha ribadito a gran voce il nostro leader Mario Adinolfi: “Questa storia, del Popolo della Famiglia, è una storia destinata ad arrivare al governo del Paese”.

“A noi la battaglia a Dio la vittoria!”

Noi ci siamo e il 26 Maggio abbiamo una grande opportunità!

 


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